Il secondary ticketing è parte del problema

in #music5 years ago

A tutti gli appassionati sarà capitato di essere almeno una volta nella vita costretti a rinunciare ad un concerto del quale erano gia stati acquistati i biglietti.

Cosa fare in quel caso?

A meno che non abbiate sottoscritto un'assicurazione molto onerosa con il rivenditore, ad esempio ticketone, l'unica alternativa che avrete o avrete avuto si chiama secondary ticketing.

Per alcuni si tratta di bagarinaggio vero e proprio, per la legge ad oggi parrebbe di no.

Una recente sentenza in via definitiva ha infatti scagionato un'agenzia di secondary ticketing svizzera in quanto, secondo i giudici, tale agenzia non avrebbe fatto bagarinaggio ma avrebbe semplicemente diffuso e promosso dei messaggi privati di persone che volevano rivendere un biglietto che avevano acquistato in precedenza per un evento.

Una sorta di bacheca libera tutti insomma.

Di chi è dunque la responsabilità?

Di chi specula? Di chi acquista? Di chi vende?

Secondo me tutti hanno una piccola responsabilità.

Potremmo rinunciare ai nostri biglietti e non provare a rivenderli perdendoci soldi.

I vari siti di secondary ticketing potrebbero smetterla di speculare sulla passione della gente.

Tutto eticamente migliorabile.

Ma perchè la gente ha esigenza di rivendere e speculare?

Perchè alla base il sistema fa acqua da tutte le parti.

Oggi i prezzi dei biglietti sono folli.

Fino a 20 anni fa un concerto di un cantante medio piccolo era quasi gratuito. Oggi costa dai 50 euro in su. Non parliamo poi dei grandi eventi.

Di fronte a questo gli organizzatori cosa hanno fatto?

Non solo hanno aumentato i prezzi dei biglietti ma si sono inventati prezzi di commissione altissimi, assicurazioni di 10 euro, costi per la stampa ecc.

Cosa succederebbe se i prezzi fossero più bassi e l'eventuale rinuncia al biglietto, entro magari 2-3 giorni dall'evento, culminerebbe con un rimborso totale o comunque di buona parte del biglietto?

La gente comprerebbe di più e con più serenità e chi dovesse rinunciare per causa di forza maggiore saprebbe che non perderebbe un centesimo, restando all'interno del circuito e della legalità.

Nessuno avrebbe più bisogno di rivendere, di affidarsi a bagarini reali e virtuali.

E' cosi difficile?

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