Kamala Harris e Crytpo tra sostegno e ambiguità.. / Kamala Harris and Crypto: between support and ambiguity.. [MULTILANGUAGE]

Ciao a tutti, amiche e amici di Italy e di Steemit.

Ultimamente si parla spesso del peso delle comunità crypto sulle prossime elezioni USA.

Sembra assurdo eppure il mondo della politica americana e quello delle criptovalute si stanno intrecciando sempre di più

Al momento gli investitori del settore sembrerebbero appoggiare Trump che da buon imprenditore ha saputo giocarsi bene la sua campagna elettorale, puntando proprio su Bitcoin e le crypto.

Nel frattempo i democratici cercano di tenere il piede in due staffe, strizzando l'occhio, ma non troppo, alle crypto senza scontentare le fasce di elettori più conservatori.

Ma questa ambiguità non scoraggia i sostenitori pro-crypto a favore di Kamala Harris.

Come Chris Larsen, co-fondatore di Ripple, che ha deciso di schierarsi apertamente per la Harris. (Rif.)

Non era certo un segreto visto che Larsen è uno degli 88 imprenditori americani che hanno firmato una lettera a sostegno della candidatura di Kamala Harris alla presidenza degli Stati Uniti.

Tra gli altri ci sono: James Murdoch di Fox, Laxman Narasimhan di Starbucks, Barry Diller di Paramount, Indra Nooyi di Pepsi, Alan Mulally di Ford e Dan Schulman di PayPal.

Nonostante però il sostegno di Larsen e altri imprenditori del settore, la campagna di Kamala Harris mantiene un atteggiamento cauto nei confronti delle criptovalute.

Infatti non accetta direttamente donazioni in crypto per la sua campagna ma vengono canalizzate attraverso il Super PAC Future Forward, un comitato di azione politica che supporta la sua candidatura. (Rif.)

Come spiegavo sopra, senza scontentare nessuno Kamala ha trovato il modo - discutibile a parer mio - di accettare i fondi provenienti dal mondo crypto senza esporsi direttamente.

C'è chi vede questo atteggiamento come un tentativo di mantenere un equilibrio tra l’innovazione rappresentata dalle criptovalute e la stabilità del sistema economico tradizionale.

Io dico che se in ballo c'è la presidenza degli Stati Uniti è il momento che il candidato prenda invece una posizione più chiara e netta per essere corretto con il suo elettorato.

Certo è un rischio, perché il sistema tradizionale è forte, è riluttante ad accettare un cambiamento radicale e appoggiando la decentralizzazione e l'autonomia finanziaria sarebbe come sfidare apertamente il potere delle istituzioni finanziarie tradizionali.

Ma i Repubblicani hanno candidato Trump che nei suoi tanti spot elettorali ha anche detto addirittura di voler usare Bitcoin come riserva di valore!

Quindi perché tutta questa ambiguità nei confronti del mondo crypto?

Premesso che io rimango dell'idea che Bitcoin deve rimanere libero da qualsiasi promessa politica, infatti è la politica a servirsi di Bitcoin non viceversa!

Però prima o poi anche il governo USA dovrà fare i conti con il mondo delle criptovalute, ormai non più soltanto un mercato di nicchia, parallelo a quelli tradizionali e ufficiali.
Ma è un settore che si è insinuato in molti strati del sistema economico e della finanza e non ci sta più a essere ignorato e a farsi lasciare in un angolo.

Grazie per aver letto il mio post.