Ignoriamo anche Rocco? - Do we also ignore Rocco? [Multilanguage]

Rocco Commisso è parte insieme a nomi altisonanti, come Steve Jobs, Larry Page o Jeff Bezos, del prestigioso "club dei garage", ovvero di quegli imprenditori capaci di dar vita, dentro le rimesse delle proprie abitazioni, aziende destinate a diventare colossi dell'economia mondiale.

E' così che, secondo la leggenda, sono nate realtà come Apple, Amazon, Google e prima ancora Hewlett-Packard, Mattel e Disney. Per non essere da meno anche il buon Rocco, nato in Italia ma trasferito negli States a dodici anni, ha voluto far parte della storia americana attraverso i suoi garage, fondando proprio la saracinesca di casa la sua Mediacom.

Oggi l'azienda vale quasi due miliardi di dollari e Commisso si è potuto così dedicare anche ad altre passioni, quali il calcio; nel 2017 diventa azionista di maggioranza dei New York Cosmos e due anni più tardi compie l'ingresso anche nel mondo del calcio italiano, acquistando per circa 150 milioni la Fiorentina.

_{Lo stadio MCU Park di Coney Island, teatro delle partite casalinghe dei NY Cosmos. Tdorante10, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons}

Da imprenditore navigato ha sempre compreso quali fossero le mosse giuste da compiere per assicurarsi il favore delle persone che gravitano nell'ambito di riferimento delle sue aziende.

E così, con Mediacom ha regalato la connessione via cavo ai piccoli centri rurali, trascurati dalle grandi aziende, ai tifosi dei Cosmos un "nuovo" stadio, più facilmente raggiungibile, e a quelli viola le due cose essenziali per sopravvivere nel calcio italiano: nuove infrastrutture, come il Viola Park, e un posto garantito a vita nello schieramento anti-Juventus.

Rocco per diversi mesi dal suo approdo in Italia ha mantenuto un profilo basso, evitando di rilasciare dichiarazioni sensazionalistiche ai giornali, riservando tuttavia poche mirate bordate indirizzate proprio al club bianconero, preso di mira per i conti finanziari o per presunte irregolarità commesse sul campo negli scontri con la sua squadra.

_{Tifosi della Fiorentina, Pedro Varela from Porto, Portugal, CC BY-SA 2.0, da Wikimedia Commons}

Si può pensare ciò che si vuole sull'opportunismo calcistico di Commisso o sul suo modo quasi clownesco di comunicare, ma appare difficile definirlo in maniera negativa da un punto di vista imprenditoriale, anche in virtù di un patrimonio personale superiore agli otto miliardi di dollari.

Mediacom è diventata in pochi anni un colosso del panorama delle comunicazioni americano e la stessa Fiorentina, che è arrivata a giocare due finali europee nelle ultime stagioni, presenta oggi, in una situazione generale di debiti e crisi finanziaria come quella che riguarda il calcio italiano, conti in attivo e stime di crescita importanti.

Di conseguenza hanno suscitato un po' di clamore (giusto un po', subito soffocato ad arte dai soliti "pompieri") le parole rilasciate da patron Rocco in una intervista al giornale rosa, a riguardo delle importanti situazioni debitorie di Inter, Milan e Juventus.

_{La sede di Mediacom, mediacom communications corporation, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons}

Secondo il presidente della Fiorentina negli ultimi anni è stato permesso di vincere trofei a club gravati da pesanti indebitamenti, falsando in questo modo la competizione. Il riferimento è andato in particolar modo alle due società milanesi, a riguardo delle quali ha sganciato una discreta "bomba":

Certe vittorie sono arrivate grazie a situazioni debitorie assurde che hanno portato i club quasi alla bancarotta e poi nelle mani di fondi per la mancata restituzione da parte delle proprietà dei prestiti ricevuti. E io mi chiedo ancora se chi ha vinto in certi anni poteva essere iscritto al campionato...

Seguito da un altro passaggio piuttosto interessante:

Stavo per comprare il Milan poi è finito a mister Li e sapete come è finita. E Zhang? Non si sa più dov’è... Anche lui costretto a lasciare l’Inter, indebitata col fondo Oaktree. La fiducia c’è sempre, ma non ho visto miglioramenti, a partire dal rispetto delle regole. La Juventus ha subito una penalizzazione per irregolarità, ma Milan e Inter hanno continuato a spendere nonostante centinaia di milioni di debiti e non sono state mai penalizzate per questo. Non si è voluto intervenire.
LINK ALL'INTERVISTA COMPLETA

_{L'ex presidente dell'Inter, Steven Zhang. Quirinale.it, Attribution, da Wikimedia Commons}

Attenzione perché queste dichiarazioni non sono estrapolate da una conversazione tra tifosi al bar o tra i calciatori improvvisati del giovedì, ma dal presidente di una squadra di Serie A, come tale tesserato federale che deve rispondere di ogni sua dichiarazione potenzialmente offensiva o lesiva nei confronti di altri soggetti iscritti alla FIGC.

Il procuratore federale, Peppino Chiné, di fronte a simili dichiarazioni dovrebbe immediatamente aprire un fascicolo per indagare a riguardo della vicenda. Perché delle due, una: o Commisso dice la verità, e di conseguenza occorre aprire un processo sportivo nei confronti delle due milanesi per irregolarità finanziarie, o si è inventato tutto, e deve essere squalificato per dichiarazioni lesive di altri soggetti federali.

Naturalmente nulla di tutto ciò avverrà. Chiné, che ha ancora sul tavolo da maggio l'esposto presentato dalla Fondazione Jdentità bianconera, circa l'insolvenza finanziaria e la mancanza dei criteri per l'iscrizione al campionato dell'Inter, non si muoverà di un millimetro nemmeno questa volta, aspettando che l'operazione di oblio forzoso portata avanti dai giornali faccia il resto.

E' un po' come il "tana libera tutti" a cui si giocava da bambini: quando le vicende incriminate incrociano quelle di determinati soggetti, tutto si ferma e il gioco riparte da capo. Fin quando almeno non si sarà stufi di giocare.

Statemi bene, alla prossima!