Discovery Scienza Presenta: Pro e contro nell'utilizzo degli ogm

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Discovery-it Scienza


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05/11/2018 | a cura della redazione Scienze di @discovery-it

Pro e contro nell'utilizzo degli ogm


Quando sentiamo parlare di OGM drizziamo le orecchie e siamo guardinghi non avendo magari un’opinione definita.
Va detto anche che nel corso di millenni molti cibi che consumiamo si sono geneticamente modificati in modo naturale come nel caso grano. Il pane che consumiamo, è fatto con farina del tipo “Triticum aestivum” chè non è altro che il risultato di diversi processi di ibridazione che si sono succeduti nel tempo.
L'argomento quindi è complesso, so che non si può arrestare il progresso e la ricerca scientifica, so anche, che non tutto quello che ci dà la ricerca è salutare.
Converrà, per sommi capi, ragionare sull’argomento cercando di non avere un’idea preconcetta.
Cerchiamo intanto di capire cosa si intende per organismi geneticamente modificati (OGM). Quando una pianta o un animale oppure un microrganismo subisce, per mano dell’uomo, una alterazione del suo DNA attraverso l'ingegneria genetica possiamo parlare di OGM, in quanto avviene il trasferimento di singoli geni da un organismo a un altro. In sostanza si altera il patrimonio genetico di piante o animali per migliorare, potenziare, per sviluppare alcune caratteristiche di una specie, principalmente dell'agricoltura ma anche in ambito farmaceutico.
Nell'agricoltura, si ricorre all'utilizzo di tecniche ingegneristiche per modificare il genoma delle piante e quindi migliorarne la produttività, abbassare i costi, creare le condizioni per la resistenza a parassiti ed alle malattie nonché, ad adattarle al repentino cambiamento climatico al quale stiamo assistendo negli ultimi decenni.
Da alcuni anni esistono e si trovano in commercio alimenti OGM che sono stati proposti ai consumatori dal punto di vista dei vantaggi: per il loro prezzo più basso rispetto ai prodotti naturali, per l'aumento della durata e dei valori nutrizionali del prodotto nonché, per il loro migliore impiego nella coltivazione e nell'allevamento.
In molte parti del mondo, grazie alla forte persuasione commerciale di multinazionali del settore agro-chimico-sanitario quali la Monsanto-Bayer, c'è stato un forte sviluppo nell'impiego di sementi geneticamente modificate al fine di rendere sempre più resistenti le colture alle malattie ed agli insetti e, non ultimo, la possibilità di ridurre in presenza di OGM l'impiego di erbicidi, pesticidi ed insetticidi.
Posto così l'argomento OGM sembrerebbe avere solo vantaggi ma ancora è materia di dibattito scientifico per quanto riguarda la sicurezza e la salute dell'uomo, di animali e piante.
In Italia, fonte Coldiretti, l'80% dei consumatori è contraria all'impiego OGM per le implicazioni sul fronte della tutela ambientale, nell'ambito della salvaguardia della biodiversità, privilegiando il consumo di prodotti naturali.
In Italia la legislazione vieta, nella produzione agricola, nell'allevamento zootecnico e nella trasformazione di prodotti alimentari, l'utilizzo di OGM. Tale legislazione però, con evidente contraddizione, consente l'importazione di prodotti transgenici provenienti da altri Paesi.
Ciò pone naturalmente problemi al consumatore, che trova negli scaffali del supermercato prodotti OGM che potrebbe acquistare in modo non consapevole.
Bisognerà quindi leggere sempre l'etichetta sulla confezione dei prodotti, prima di acquistarli e portarli a tavola.
OGM argomento di così vasto interesse per per l'uomo ed il suo ecosistema, dove entrano in campo micidiali interessi economici. Si fronteggiano multinazionali, intente ad accaparrarsi le risorse agricole del pianeta, governi, sempre più fragili ed inadeguati alla sfida ed una umanità sterminata che non vuole essere avvelenata e che pretende il rispetto dell'ambiente e della sua biodiversità.



OGM o MAS, perché non sinergie comuni?


La tecnica biologica è un qualcosa che l’uomo, in modo empirico ha utilizzato per migliaia di anni.
Se pensiamo alla trasformazione in pane, in yogurt, in formaggi, in vino e bevande, avvenuta grazie all’attivazione di processi di fermentazione di microrganismi. Così come è avvenuto il controllo dell’uomo, selezionando ed incrociando, piante ed animali al fine di migliorarne il rendimento produttivo. Quando poi nel 1953 James Watson e Francis Crick scoprirono la struttura del DNA, acido desossiribonucleico, il materiale genetico ereditario presente in tutte le cellule degli organismi viventi, che ci da tutte le informazioni necessarie per capire le caratteristiche di una specie, allora entrò prepotentemente alla ribalta una nuova scienza, la biologia molecolare.
Le nuove tecniche di ingegneria genetica hanno permesso, in modo sempre più preciso, di modificare una parte del materiale genetico di cui è composto un organismo vivente, mediante porzioni di DNA di altri organismi. Stiamo parlando di OGM, organismi geneticamente modificati, diversi quindi da quello che avviene in natura per effetto di incroci od in modo naturale.
Ma perché si ha bisogno di ricorrere a tecniche ingegneristiche così sofisticate per selezionare piante od animali?
Perché vivendo in una società complessa che consuma e produce velocemente non si ha tempo di aspettare miglioramenti per via naturale e comunque non sufficienti per soddisfare necessità economico–produttive. L’ingegneria genetica invece, consente di modificare piante ed animali in modo preciso e veloce secondo le esigenze prestabilite.
In questo momento storico è possibile intervenire sia sul mondo vegetale che animale introducendo, tramite manipolazione del genoma, determinate caratteristiche,per ottenere il risultato finale desiderato, superando in questo modo le barriere genetiche.
Da più parti, ci si chiede se effettivamente queste nuove tecniche di selezione delle specie animali e vegetali siano effettivamente utili per l’uomo e se non siano addirittura nocive.
Andiamo allora a vedere gli elementi a favore degli OGM. Va detto che oggi l’utilizzo di OGM è rivolto verso la medicina e la produzione di farmaci, come nel caso dell’insulina o ad esempio, il vaccino per l’epatite B. In campo agricolo, l’utilizzo di OGM è mirato contro virus, batteri, insetti e nello stesso tempo per favorire un minore impiego di pesticidi ed erbicidi; resistenza a fattori climatici estremi quali siccità, freddo, salinità; aumento della produttività. In ambito alimentare, il loro impiego, ha lo scopo di migliorare le caratteristiche nutrizionali degli alimenti e la loro conservazione. In ultimo, ma non meno interessante ed importante, la tecnica dell’ingegneria genetica in campo ambientale è rivolta all’impiego di microrganismi modificati per bonificare terreni ed acque inquinate.
Fin qui abbiamo visto, in estrema sintesi, l’utilità dell’impiego degli OGM per soddisfare lacrescente domanda di produttività e rendimento nonché trovare nuove medicine e vaccini.
L’altra faccia della medaglia è di chi si chiede se la strada che si sta prepotentemente percorrendo sia effettivamente quella giusta e, se gli OGM, possano invece essere dannosi per la nostra salute. I rischi individuati riguardano il massiccio impiego OGM nell’alimentazione umana ed animale e nell’ambiente. Si pensi alle conseguenze nell’ecosistema per l’ utilizzo di pochi semi transgenici in ogni angolo del pianeta, con conseguente scomparsa della biodiversità e quindi delle specie esistenti. Mentre invece, sull’uomo ed animali, si possono ipotizzare, in assenza di una letteratura medico-scientifica ancora non disponibile di lungo periodo, rischi per la salute quali allergie oppure resistenza agli antibiotici [2]. Su i possibili rischi per la salute, sono senza dubbio confortanti i dati pubblicati di una recente ricerca effettuata da un gruppo di ricercatori, della Scuola superiore Sant’Anna e dell’Università di Pisa [1], sulla coltivazione del mais OGM in un arco temporale tra il 1996 e il 2016 analizzando i dati raccolti per il loro l’impiego in tutti i principali Paesi del mondo. La ricerca italiana, è giunta alla conclusione che il mais transgenico non è nocivo per la salute umana, animale o ambientale anzi, riduce la presenza di insetti dannosi, ha percentuali inferiori di sostanze tossiche e garantisce maggiore produttività. Più in dettaglio, la ricerca su 11.699 dati ha evidenziato che le colture di mais transgenico rendono di più con valori tra il 5,6% al 24,% ed i raccolti hanno percentuali molto inferiori di micotossine (-28,8%) e fumonisine (-30,6%) sostanze tossiche prodotte da funghi. [1]
Ma a fronte di questa ricerca che sostiene gli aspetti positivi della produzione agricola transgenica, vi è chi è contro, come nel caso di Greenpeace, asserendo che l’impiego di OGM costituisce un fermo all’innovazione ecologica in agricoltura. Anche perché oggi l’agricoltura è sottoposta al controllo di multinazionali agro-chimiche quali il colosso Monsanto-Bayer, che imponendo le loro sementi determinano l’impoverimento della biodiversità. L’associazione ecologista sostiene, che l’impiego attuale degli OGM è rivolto a resistere a parassiti ed erbicidi anziché adattare l’agricoltura ai cambiamenti climatici. Si sottolinea che esistono tecniche di selezione più efficaci come la MAS (Marker-Assisted Selection – Selezione Assistita da Marcatori) che attraverso lo studio del DNA è in grado di individuare le caratteristiche migliori delle diverse specie ed effettuare incroci mirati e più convenienti e meno invasivi rispetto agli OGM. [1] L’impiego della MAS, in aree geografiche a forte siccità, nell’utilizzo del frumento o di alcune varietà di riso che ben si adattano alle inondazioni, sta dando significativi risultati come in molte zone delle Filippine, dove gli agricoltori stanno adattando le pratiche agricole per far fronte ai cambiamenti climatici, producendo cibo in periodi alterni di siccità e di tifoni tropicali, attraverso un’agricoltura ecologica che sappia adattarsi al clima.Come è evidente, da queste note, il dibattito su pro o contro l’impiego di OGM, è aperto [3]. Vi sono ragioni condivisibili e documentate da entrambi gli schieramenti in campo. Oggi credo si debba fare uno sforzo in più, non demonizzare le OGM ma anche non pensare che siano la panacea che risolva tutti gli aspetti agricolo-alimentari-ambientali. E’ invece utile, per tutti noi, un reciproco ascolto e mettere in campo sinergie per sfide comuni.

Fonti:

  1. Impact of genetically engineered maize on agronomic, environmental and toxicological traits
  2. An integrated multi-omics analysis of the NK603 Roundup-tolerant GM maize reveals metabolism disturbances caused by the transformation process
  3. Marker-assisted breeding
  4. ingegneria genetica

a cura di @phage93



OGM: Cosa sono e come influenzano le nostre vite

Con il passare degli anni il progresso tecnologico avanza con lo scopo di migliorare le condizioni di vita umane e degli esseri viventi su questo Pianeta. Un target di tutto rispetto che tuttavia è difficile da raggiungere, vuoi per mancanza di volontà, vuoi per uso inappropriato di questo potente strumento che un’entità superiore ci ha concesso. Da molti anni il progresso nel settore agronomico e alimentare ha fatto grandi passi verso il progresso, dalla progettazione di macchine per la produzione agricola fino allo studio dei prodotti di origine sia vegetale che animale, cercando soluzioni alternative che permettessero di incrementare il ciclo produttivo, vista la sempre più crescente richiesta a livello mondiale. Cosi le grandi multinazionali hanno investito in ricerca e nell’ingegneria genetica giungendo ad un traguardo per molti aspetti controverso e che viene tutt’oggi utilizzato per produrre prodotti nel settore alimentare su larga scala, si tratta di un meccanismo chiamato transgenesi. La transgenesi è una procedura di manipolazione del patrimonio genetico di un organismo vivente, sia esso di origine vegetale oppure animale, che permette di conferire specifiche peculiarità genetiche al prodotto (es. modificare il patrimonio genetico di una pianta in modo tale da renderla immune ad uno specifico erbicida, modificare il patrimonio genetico in vitro di embrioni di galline in modo da renderle immuni all’aviaria, ecc..), in taluni casi si parla quindi di OGM (Organismi Geneticamente Modificati) e negli ultimi anni la diffusione di questi prodotti si espansa notevolmente, tanto che le multinazionali più importanti esportano prodotti alimentari e agronomici manipolati in tutti i Paesi del mondo. Uno degli esperimenti che sicuramente ha riscosso successo è stato quello di una multinazionale britannica che ha investito in un progetto di ripopolazione di zanzare geneticamente modificate nelle isole Cayman per combattere la malaria[1]. La procedura di transgenesi viene ampiamente usata anche nella produzione di mangimi per animali e per la produzione di mais[3] che è tra i prodotti più importati in tutti i Paesi occidentali.
Come già accennato, il progresso scientifico e tecnologico deve tendere a migliorare le condizioni di vita degli esseri viventi, tuttavia ogni processo ha diversi aspetti e risvolti positivi e molti altri negativi. La manipolazione genetica è ancora oggetto di studio e l’uso inappropriato di questa potentissima conoscenza potrebbe produrre effetti collaterali e anomalie negli organismi che consumano taluni prodotti, si andrebbe in contro ad un fenomeno di inquinamento genetico di massa che si propagherebbe in modo velocissimo e senza alcun controllo, proprio per questo alcuni Paesi hanno varato leggi istituzionali con lo scopo di regolamentare il settore agronomico e alimentare e in certi casi addirittura bandendo qualsivoglia compravendita di prodotti OGM[2] (anche se in modo inefficace) volendo salvaguardare la qualità dei propri prodotti tipici locali. Esistono numerosi aspetti positivi e negativi a questo tema e all’utilizzo di questa procedura, dall’aspetto scientifico all’aspetto etico, la transgenesi viene criticata da studiosi di tutto il mondo e tutto questo lo rende un argomento davvero controverso e complicato, ma d’altronde a noi di Discovery-it piace addentrarci nei meandri della scienza e delle tematiche borderline. Spero di aver incuriosito i lettori sul tema suscitando la voglia di documentarsi e ci aspettiamo molti commenti che stimolino il dibattito sulla nostra pagina. Riporto di seguito alcune fonti dalla quale documentarsi.
Alla prossima uscita.

FONTI:

  1. Le zanzare OGM
  2. Salvaguardia della qualità dei prodotti
  3. Mais e microtossine
  4. Transgenic procedure for the transformation of the Agrobacterium Tumefaciens in Pinus
  5. Cosa sono gli OGM
  6. Assessment of Possible Ecological Risks and Hazards of Transgenic Fish with Implications for Other Sexually Reproducing Organisms

a cura di @paololuffy91





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